il fiano di lapio-Il Sotto titolo on-line
Sulle colline di Lapio, dal vitigno conosciuto presso i latini con il nome di Vitis Apiana, che deriva da ape, in quanto le api sono particolarmente attratte dalla dolcezza di quest'uva, si ottiene il vino bianco Fiano di Avellino DOCG , prodotto di punta dell'intera enologia italiana.
Il vitigno appare perfettamente armonizzato con l'ambiente del territorio lapiano; le uve conferiscono al vino gusto e profumi intensi e delicati, tanto che il Fiano di Avellino ha caratteristiche aromatiche inconfondibili.
La produzione massima in uva non deve eccedere i 100 q.li per ettaro.
La zona di produzione, originariamente solo del territorio lapiano, oggi per volontà politica, comprende 26 comuni, localizzati nella provincia di Avellino Lapio, Avellino, Atripalda, Cesinali, Aiello del Sabato, S. Stefano del Sole, Sorbo Serpico, Salza Irpina, Parolise, S. Potito Ultra, Candida, Manocalzati, Pratola Serra, Montefredane, Grottolella, Capriglia Irpina, S. Angelo a Scala, Summonte, Mercogliano, Forino, Contrada, Monteforte Irpino, Ospedaletto D'Alpinolo, Montefalcione, Santa Lucia di Serino e San Michele di Serino.
Vino Bianco Fiano di Avellino
· Colore: giallo paglierino più o meno intenso;
· Odore: intenso, gradevole, caratteristico;
· Sapore: secco, armonico;
· Vitigni: Fiano (min. 85 %), Coda di volpe, Greco, Trebbiano (max complessivo15 %);
· Gradazione alcolica min.: 11,5 %;
· Produzione max: 100 qli/Ha;
· Alleanze tra vino e pietanze: Antipasti raffinati a base caviale, ostriche e frutti di mare pregiati (fasolari, taratufi, vongole e cannolicchi), carpacci di pesci fresco, zuppe di pesce in bianco; perfetto come aperitivo; se invecchiato ottimi con formaggi caprini e a pasta semidura e stagionati.